Si!Lei è “la petite”, “la rouge”, così come soprannominata da una famiglia di Francesi, ospiti, per distinguerla da altri gatti di casa.Anche se le dimensioni sono cambiate con l’età e l’abbondante alimentazione.E’ particolare.Le mancano le estremità delle zampe posteriori.Ciònonostante, alla bisogna corre veloce, ma scoordinata.L’hanno abbandonata presso casa, quando ancora piccola di pochi mesi, denutrita, con i baffi avvizziti, piena di pulci.Adesso è diventata un pelouche, morbido e grasso, che miagola, chiacchiera in continuazione, alla ricerca di coccole, che non bastano mai.Ancora!Ancora!Se mi apposto poco lontano, mi cerca, si avvicina.Ancora! e si distende in cerca di un massaggio.Se esagero si ribella stupita, ma subito si ridistende tranquilla e fiduciosa.E’ diventata la mascotte di casa, da coccolare ed invitare, se fuori in giardino, quando arriva qualche ospite, che la richiede.Lei si unisce volentieri alla conversazione con Ancora!In questo mese di “chiuso per ferie” apro ad un epitaffio, scritto in anticipo:Grazie Petite, della tua compagnia e della tua dolcezza.Poi pentito per la probabile risposta a tono:”Ne ho già visto due di funerali e potrei vedere anche il tuo.Pensa al tuo di epitaffio,Stronzo!”mi taccio e ci godiamo ancora una carezza col sole di agosto.
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