Tante le indifferenze.Quella che si insinua subdola, lenta, in un rapporto di coppia e lo dissolve, salvando però le apparenze.Quella falsa, per testare la reazione, di chi amiamo e percepiamo per niente o poco coinvolto.Quella micidiale della risposta all’offesa verbale, senza proferire nè parole nè alcun atteggiamento, che provoca ancora di più la violenza di chi ci minaccia.Quella involontaria ,causata da ignoranza di quello che succede lontano o anche vicino, senza testimonianze.Quella di chi sbatte la porta all’immigrato, dicendogli di tornarsene a casa sua.E potremmo continuare come in un Rosario in chiesa, in cui ogni partecipante aggiunge il suo personale contributo.Nel mio murale è stata circoscritta e limitata. Quella sana, che impegna a tempo pieno,:mare,gabbiani,vela,viaggi,esperienze, un lavoro che piace, con disinteresse totale a ciò che gli altri pensano ,giudicano o fanno di te, intento a seguire ,non inseguire, il bello e possibilmente il gratuito, che può offrire la vita.L’indifferenza malata e pericolosa, è quella di chi per mancanza di coraggio, tornaconto personale, nessuna empatia verso il prossimo, non denuncia l’illegalità, la violenza fisica,l’omertà, favorendo mattone dopo mattone muri di odio ed incompresione e non ponti.
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