“Forse, perchè della fatal quiete, ti sei l’imago, a me sì cara vieni , o sera ” scriveva il Foscolo.Ma già allora il sottoscritto, studentello di liceo, che lo studiava e pensava di avere tutto lo scibile disponibile, solo perchè aveva fatto bene i compiti, scambiava subito sera con sonno per capire meglio.Questa mattina,ho zigzagato su di un articolo, che parlava delle varie posizioni del sonno:fetale, orizzontale, fianco sinistro ed altre, per sconsigliare quella sul fianco destro.Non ho approfondito per capire la ragione, anche perchè del tutto disinteressato.Per me il sonno è anarchia completa.Figuriamoci se mi proibisco il lato destro, per averlo letto in un articolo.Non è soggetto al tipo di letto o materasso.Nel passato qualcuno mi ha riferito di aver dormito male, perchè essendo ospite, non era abituato al grado di morbidezza, su cui si era adagiato.Non deve, il sonno, dipendere dalle concessioni, conscie o inconscie, dell’eventuale compagno o compagna, visto che quando dormiamo non siamo in grado nè di intendere e nè di volere. Meglio i letti separati.Non deve sottostare a nessuna imposizione di orario. Mio padre, prima che affrontassi un lungo viaggio in auto, consigliava sempre di dormire o riposare, come se il sonno o il riposo, si potessero ottenere a comando.Io partivo comunque, anche a notte fonda e facevo dormite favolose, in posizioni scomode, da seduto, al lato guida, quando lo stesso sonno mi comandava, da vero capo, quale solo lui era.Forse un potente sonnifero può conciliarlo, ma le conseguenze non si farebbero attendere.Neanche mi risulta che siano di aiuto i letti di un 5 stelle extra lusso.Il sonno era addirittura una divinita’ per gli antenati e si chiamava Morfeo.Beh oggi inchiniamoci a lui con totale sottomissione e fiducia, come a un Santo protettore , e chiediamo l’intercessione, per il peccato dell’insonnia.Ce ne accorgiamo subito,a differenza di altri Santi, se collabora.Un poco meno della meta’ della nostra intera vita è dedicato al sonno ed è meglio gestirselo bene.Dimmi come dormi e ti dirò chi sei e come vivi? Da insegnante, se mi svegliavo in orari impossibili, avevo disponibile un sonnifero infallibile : la correzione di qualche compito.Mi bastava una mezz’ora per crollare.Adesso ho disponibile questo blog, ma non è per niente la stessa cosa.Quando dormo, agisco in un mondo parallelo, sempre alle prese con esami universitari, sempre da rinviare, a causa di una preparazione molto scarsa.Qualche volta capita la situazione di grande disagio per un grave imbarazzo o pericolo di vita, ma con un guizzo da atleta, riesco ad afferrare un barlume, forse di luce, che mi riporta al risveglio con un grande sollievo.Comico che nel sonno corro, senza provare nessuna fatica.Quando sveglio, è tutto il contrario e vorrei correre ma dormendo.Mi auguro sempre qualche sogno erotico, ma quelli non arrivano mai.Forse, come dice il Foscolo, il sonno ci abitua alla “fatal quiete”, la dormita eterna.Non a caso nelle dipartite da questo mondo si dice “Sembra che dorme”.Vista in questa prospettiva, la nostra fine viene accettata più volentieri, senza paura.Considerata la chiosa finale, non me la sento di augurare “Buona Notte” a nessuno.
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