Ignorante, a chi?
L’essere definito ignorante, non è di per sé, una offesa, dal momento che puoi sempre riempire in pieno gli spazi culturali, che qualcuno ti fa notare, preferibilmente, con garbo. Ed infatti io da quel punto di vista non sono per niente permaloso. Tutt’altro se ti accusano di possedere un quoziente intellettivo inferiore a tutti gli altri. Adriano Celentano si definiva il re degli ignoranti. Io vorrei invece definirmi anche Imperatore, se mi raffronto con lo scibile disponibile ai giorni nostri e che di certo non posso accumulare per intero nella testa. Un allievo mi criticò, in malo modo, perché secondo lui, lo avevo definito tale. Chi sa, cosa aveva frainteso? Eppure era in gamba. Non mi diede l’opportunità di riferirgli che avevo sempre desiderato fare l’arbitro di calcio, come lui. E quindi in quell’ambito ero io l’ignorante tra virgolette. Mi fanno antipatia a pelle, quanti, pur essendo dei fenomeni nei loro campi, non sono modesti e non si definiscono anche loro ignoranti. A tale proposito la persona che più mi ha insegnato a ragionare con queste convinzioni è stato un mio potenziale suocero. Era uno, che forse non era andato oltre la licenza elementare e lo si notava subito, da come apriva bocca. Eppure non mi è capitata altra occasione di incontrare qualcuno più sereno ed intelligente di lui. Ha modellato naturalmente a sua somiglianza la figlia, mia ex, e tutta la famiglia. Di riflesso ha condizionato anche me per tutta la vita. Ergo! se qualcuno mi dice Ignorante dico grazie! Se è offensivo, so già a cosa si riferisce. Se non lo è, chiedo ulteriori spiegazioni. Per concludere, anche se non c’entra niente, ma riguarda la salute fisica e non quella mentale di prima. Il “vai a cagare!” è un’altra espressione volgare ma di ottimo augurio per la salute. Offese ed Auguri sono spesso sinonimi.Premettevo sempre che se mi volevano ferire dovevano eliminare queste due, perchè avrei risposto grazie.
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