Mi ami? Ma quanto mi ami? E la tiritera tra i due fidanzatini al telefono, andava per le lunghe, fino a che la mamma di lei faceva capolino nella stanza e chiedeva, spazientita : “Ma quanto, mi costi?” Era la pubblicità di una compagnia telefonica, che si proponeva con le sue tariffe più economiche. La lontananza è come il vento. Cantava Domenico Modugno. Questa, la lontananza, spegne gli incendi o amori piccoli ed aumenta a dismisura l’incendio amore già grande. Con la lontananza si affidava l’amore impedito alle lettere, con cadenza settimanale. Queste erano un diario delle sensazioni, causate dalla nostalgia, che ti assalivano nei momenti più impensabili della giornata. ”Sai, oggi al tramonto, lungo la spiaggia deserta ho visto di spalle una ragazza dai lunghi capelli biondi. Mi sono subito ricordato di te, anzi sembravi tu. Ma tu sei più bella.”E sulla sviolinata ironizzava la destinataria delle lettere. ”Cerca di evitare questi incontri. Ti conosco.Tra una settimana ci rivediamo e ne riparleremo con una bella tirata di orecchie.” Lo stato d’animo di chi scriveva si percepiva anche dalla grafia.”Scusami! Ti scrivo, nonostante la febbre. Non ho voluto rinunciare a stare con te.Te ne accorgerai dalla grafia tremolante.” E la corrispondenza somigliava ad un ping pong di sviolinate molto sincere e sentite da una parte e dall’altra. Arrivava il paradosso che quando ci si incontrava e si litigava si affermava” Meglio le lettere”. Si, perché con la lettera si poteva lavorare di immaginazione, colorare la realtà con i colori preferiti, era sempre caldo estivo in inverno e viceversa. La lei o il lui erano idealizzati e non potevano deluderti. Oggi, nel 2023, le lettere sono diventate un reperto storico, le telefonate possono essere interminabili senza alcun costo aggiuntivo. C’è WatsApp,Twitter,Face Book,Tik Tok che hanno sostituito, alla grande, penna e carta e la cosìdetta Posta Lumaca. Ma due innamorati lontano come comunicano? Hanno disponibili una tale varietà di mezzi, che potrebbero essere in contatto h24 nonostante la distanza. Ma mentre prima l’intervallo nella comunicazione era giustificato dalla lentezza delle poste o dalle tariffe telefoniche, cui badare, oggi è tutto differente. Prima la sbandata per un’altra poteva passare inosservata. La lettera ritardataria, perché non scritta, poteva essere colpa delle poste. In tanto si aveva tutto il tempo di iniziare e troncare sul nascere un’altra storia. Tutto poi rientrava nel tran tran d’abitudine. Ma oggi, chi della coppia separata non si allerta se non riceve per lo meno un messaggino nelle 24 ore? Se poi subentra la gelosia di uno dei due è il disastro. Si confondono i minuti con le ore ed è tutto un susseguirsi di allarmi- “Perché non mi rispondi? E’ il secondo messaggio in una ora. Ti ho anche chiamato, ma interviene sempre la Segreteria. Ma stai da solo? Dove? Sento rumori di sottofondo. Devo fidarmi? Mah! Forse con tali mezzi puoi subito fare la scelta giusta e scappare a gambe levate quando incontri un Amore asfissiante e chiarire da subito che non vuoi rinunciare ai tuoi ritmi e che è il cellulare a tuo servizio e non viceversa. Che come i Mussulmani si impongono il Ramadan tu ne hai tutto uno tuo particolare, dedicato al cellulare, dedito solo a ricezione di servizio in determinati mesi o settimane.
60-Mi ami?Ma quanto mi ami?
3 risposte a “60-Mi ami?Ma quanto mi ami?”
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Spesso al cellulare 📱 si chiede dove sei, prima ancora di Come stai? Non è un buon incipit, decisamente.
Bel post, Mike, buona serata!"Mi piace""Mi piace"
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Per me il cellulare è amore ed odio in percentuale da equlibrio perfetto.Amore perchè è una finestra.Odio perchè quello che vedo è lontano ed indefinito ed anche perchè se mi affaccio è perchè mi annoia quanto mi ritrovo nella stanza.L’Uomo ha voluto la bicicletta ed adesso deve pedalare.Io non mi lamento,mi adatto al meglio.
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Fai molto bene ad adattarti al meglio.
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