61-Un post al giorno leva il medico di torno

Un Post al giorno leva il medico di torno (dedito a pensare ed esternare dimentichi i malanni e non lo chiami )

Beh. Oggi, di buon mattino, lascio le incombenze in attesa per confrontarmi

con la sfida di chi non ha niente di nuovo da proporre e che, comunque, ci prova lo stesso, per vedere l’effetto che fa .Per levarmi io di torno , o mi metto in viaggio ma vero nell’al di qua oppure metaforico, in quell’altro nell ‘al di là. Ma essendo vivo e soprattutto vegeto, ( nel senso di vegetare, la seconda condizione non mi piace per niente), e non in viaggio, mi tocca esternare.

Il cancello, a comando elettronico, ieri non mi funzionava. L’appuntamento era urgente. La levetta del salvavita era andata giù. Segnale di un corto da qualche parte. Ma dove? Non potevo uscire con l’auto, ma ho comunque rimediato. Prima dal dentista e poi a cercare di identificare dove era l’inghippo. Ho sbloccato dalla rete elettrica tutti i macchinari possibili ed immaginabili, ma niente. Toccava arrendermi e ricorrere all’intervento urgente di un elettricista. Ma l’ultima richiesta  è stata talmente salata e truffaldina, che sono corso da Polizia, Finanza e Carabinieri, che hanno fatto sfoggio solo di belle divise ed appunto si sono dimostrati belli ma senza ballare. La fiducia che avevo nei loro confronti per esperienze passate è regredita di brutto. Il truffatore di turno si è ritrovato una bellissima recensione negativa con dati identificativi ben precisi. Aveva ogni facoltà di querela, che non ha fatto, evidentemente perché sapeva che io non aspettavo altro. Lo sputtanamento pubblico, circostanziato e con prove, è ancora là, disponibile per chiunque. Amara soddisfazione senza il risarcimento. Ergo. Ho continuato a cercare testardo ed alla fine mi sono ricordato della caldaia a legna con collegamenti elettronici. In disuso da tempo, nonostante spesso in concomitanza con l’altro sistema, perché con il metano ci scaldiamo meglio e con minore fatica. Era lei la colpevole del corto. Ma perché? Anche qui l’unico rimedio era l’intervento di un elettricista, ma di quelli bravi, in quanto l’impianto con pannelli fotovoltaici, pannello solare per il riscaldamento acqua e quant’altro è sofisticato. Invece,un topo scappato all’improvviso dalla caldaia, innocuo e temerario, mi ha fatto capire che era lui il colpevole involontario. Pensavo che ne fosse solo uno. Errore. Troppi gli escrementi inconfondibili. Non ho potuto fare altro che ricorrere alle esche avvelenate. Mi dispiace davvero che queste spariscono, neanche fossero leccornie prelibate, ma non posso rischiare di trovarmeli a letto o che l’impianto mi vada in tilt. Eppure ogni volta mi chiedo con scrupolo: Ma se fossi io quel topo? Mi tratterei con il veleno? Comunque ho risolto il corto circuito. Beh! Sono arrivato alla fine e non me ne sono accorto. Ogni vita, anche la più banale, può diventare un romanzo appassionante.E quindi continuo a non amare le fiction.Perchè scomodare la fantasia se la vita vera ti offre già tanto e tutto pronto per la semplice copia?Quel topo mi assomiglia:trarre vantaggio ed adattarsi al meglio delle circostanze.Riscaldamento gratuito e giagiglio ottimale a vita.Ha sbagliato per ignoranza, non sapendo di fare danni.Io stò ben attento a non fare lo stesso ma l’ignoranza è sempre in agguato.

2 risposte a “61-Un post al giorno leva il medico di torno”

  1. Ciao Mike, pensa che in uno dei miei tanti soggiorni in ospedale i topi mi avevano rosicchiato i fili della mia automobile e avevano combinato un bel disastro.

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    1. Dispiace venire a conoscenza dei ” tuoi tanti soggiorni in ospedale.”, nonostante la bella apparenza delle foto. Penso poi al topicida che mi sparisce in guantità notevole,nonostante abbia presupposto un unico topo e mi chiedo”Ma io, noi ,con che percentuale di ignoranza viviamo ogni giorno?”Buona giornata in compagnia di tanto sole come da me.

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