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58-A very international PLEASE
HELLO!!!!!!!!!!
My name is Mike from Italy Venice.
I am a collector of words for another word very important to me PEACE.
Listen to John Lennon song .Get inspired and leave a short note but in your language or dialect not English on my face book page.
Wait for your thoughts from the globe
I will be very grateful and will be , if you like, a friend too.
Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us, only skyImagine all the people
Livin’ for today
AhImagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion, tooImagine all the people
Livin’ life in peace
YouYou may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as oneImagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of manImagine all the people
Sharing all the world
YouYou may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one -
57-La vita è diventata tutta una PW
La vita è diventata un percorso a password. Quello che più mi innervosisce è che bisogna rinnovarle in continuazione, perchè la precedente non va mica bene né puoi usare altre già archiviate. Mi ricorda la barzelletta del proprietario del cane, di cui desidera sbarazzarsi. Ebbene. Il carogna in questione lo porta a pochi chilometri di distanza, e lo abbandona, ma il cane gli torna indietro dopo poche ore. Infastidito lo porta ancora più lontano con il treno. Ma il cane torna di nuovo a casa. Percorre ancora il doppio della distanza ma il cane imperterrito ritorna sempre. Stufo si decide ad utilizzare auto, treno e percorrere sconosciute strade di montagna. All’amico che gli chiede se dunque è riuscito nell’impresa di sbarazzarsi della povera bestia, risponde, rassegnato, che alla fine ha dovuto lui seguire il cane per tornarsene a casa. Cosa c’entra? Mi sa che spero di non ricorrere io al ladro, che mi ha svuotato il conto, per venire a conoscenza della pw, che mi è sfuggita di mente, a causa della confusione delle tante che ho dovuto inventarmi. Eppure la soluzione sarebbe semplice. Affidarsi ad un solo unico lasciapassare di pochi numeri, un passe partout o chiave universale, sempre e comunque valido. La soluzione sarebbe molto semplice in una società ideale, in cui possiamo fidarci reciprocamente. Invece, il doverci inventare in continuazione combinazioni sempre più complicate è il chiaro segnale che è la sfiducia nel prossimo a regnare sovrana. In questo blog forse funziona in modo diverso. Ogni scritto, ogni esternazione mette a fuoco un po’ alla volta la pw più innocente , inoffensiva , vera, quella che dà accesso alla nostra sensibilità.E’ amica di quella ancora più sconosciuta e segreta, ma disponibile solo per due innamorati.
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56-Qualunque libertà è sempre condizionata
Per conteggiare i followers di questo blog bastano le dita di una mano. Per i commentatori o commentatrici basta solo il pollice, che tra l’altro è il dito più importante della mano e gli antichi Romani, ben consapevoli, se lo troncavano di netto, pur di non andare nella guerra obbligata, in quanto invalidi a poter impugnare la spada.E’ un grazie sentito, vero,non tanto insolito se il pollice verso l’alto è diventato equivalente di tutto bene, soprattutto con i messaggini. Si ha quello che si semina ed io sono un pessimo contadino, consapevole di esserlo. O forse coltivo molto inconsapevole solo orchidee rare. Il tempo dedito è molto poco, rubato alla vita di tutti i giorni, che mi attrae di più. Mi sono fermato a Formia, per la pioggia torrenziale mista a grandine, che ha lasciato posto al soleggiato che mi ha permesso un giro in bici. Ho raggiunto Gaeta, che già attraeva col castello da lontano come una sirena distesa sul promontorio, per incontrare di nuovo nuvoloso e freddo. Stufo ho rinunciato ad altre tappe ed ho puntato verso Grosseto con un appuntamento ben preciso: le ore 21.E qui una riflessione: a volte sono le persone più care, che ti vogliono più bene, che ti creano disagio esistenziale. Mia sorella, giustamente, per potermi disporre stanza e cena aveva bisogno di un riferimento orario. Ma mi ha costretto al rispetto dei tempi e a percorrere un ultimo tratto con pioggia, grandine, buio e strade dissestate con il pericolo dell’incidente. Arrivato in perfetto orario avrò avuto una notte esagitata, se al mattino seguente mi ha consigliato di ricorrere alla Melatonina, nonostante abbia dormito pesante come un piombo. La notte dopo, memore dei consigli, non riesco a chiudere occhio e molto infastidito, mi dedico al blog, attentissimo a non fare rumore. Non so se il sacrificio dell’autocontrollo, che mi sono imposto sia valsa la pena del dialogo che ne è seguito: “Stanotte, non ti ho sentito per niente! La tua era senz’altro stanchezza.” “O forse , porta chiusa.!” Ho replicato.”No! Ti avrei sentito comunque.”mi risponde, lasciandomi il dubbio che forse urlo come un lupo mannaro, ma non ho più indagato. Morale: l’ho tranquillizzata col piccolo inganno , che a me ha comunque provocato il piccolo danno di una notte insonne.Ho rivisto un mio nipote Svizzero con la bella moglie e tre splendidi bambini.Molto più navigato di me, grazie alle possibilità moderne di viaggi intercontinentali con poca spesa.Da qui un’altra riflessione: “completamente avulsi sia lui che lei dai socials.”Vuoi vedere che l’armonia evidente che regna tra di loro è già sufficiente abbastanza per appagare del tutto altre forme di comunicazione all’esterno?L’ ho imitato, sorpreso e raggiunto al camping Sans Souci di Castiglione della Pescaia, dove abbiamo trascorso la Pasquetta, in riva al mare, con tutti gli altri parenti.Ho trovato anche un parcheggio ideale e gratuito, poco lontano, insieme ad altri camperisti selvaggi ed ho fatto la prova della prima notte. Mi riservo il posto per presentarmi, appena la solita sorella mi risponde, dispiaciuta, a me che ne faccio richiesta che è impossibilitata ad ospitarmi, perchè già troppi parenti sono a casa sua.Al ritorno a Venezia devio per Volterra.Mi tocca di nuovo un sali scendi con la bici, ma a piedi, micidiale, come già successo tantissime altre volte ad Ancona, Saturnia, Napoli Camaldoli. Sembro una vaporiera con sbuffi da espirazione alternati a profonda inspirazione o un nuotatore.Mi trattengo se incrocio qualcuno.A Volterra sosto in un’area ottimale in Piazzale Le Colombaie, alla Coop, poco distante dalle Porte, Porta San Francesco e Porta dell’Arco ed in più ho la comodità del supermercato disponibile.Ci sono tantissime auto e campers.Mi sento al sicuro.Ma a sera l’esteso Piazzale diventa deserto.Anche le ultime due auto vanno via a mezza notte.Mi ricordo che mi trovo nella città dei vampiri e sono solo.Fossi stato in compagnia, soprattutto femminile, avrei subito cercato un campeggio.Identica situazione come sulla Montagna dei Bresciani, ma lì non avevo alternativa.Qui si.Mi sposto in un parcheggio più affollato ed illuminato di fronte, a pochi metri , a Porta San Francesco.E’ a pagamento e difficile da trovare libero,ma di giorno. Di notte è anche gratuito.Rassicurato mi addormento tranquillo.L’indomani mattina tento di tornare alla postazione ideale dell’arrivo, ma sbaglio strada.Odio chi strombazza al minimo errore dell’autista forestiero.Preferisco parcheggiare e cavarmela a piedi o in bici.Mi tocca un footing imprevisto alle 6,30 del mattino.Ritrovo il posto e lo raggiungo con il van.La tentazione di rivisitare la città non ha il sopravvento sulla pigrizia, che mi assale al pensiero di altri km. in salita in pedovia..Beata solitudine.Chi sa quanti vaffa mi sarei beccato se avessi imposto a un compagno-a questi tour de force imprevisti.
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55-Elucubrazione da insonnia
MI PIACEREBBE LEGGERE IL PENSIERO.Avrei un potere indiscusso nel fronteggiare qualsiasi concorrente, come ad esempio a poker o in altri giochi ma anche in qualsiasi confronto da quello professionale fino alla speculazione in borsa.Sarei il re delle Aste e primiggerei in chi sa quanti altri campi.Quello che però mi gratificherebbe di più sarebbe il potere di sedurre qualsiasi donna.Nei casi più difficili si potrebbe avere un dialogo simile:”Lo so che mi reputi brutto, ma sono gentile e premuroso, come quelli che ti piacciono di più.So anche che mi vorresti più alto, ma supero tutti gli altri in simpatia e ti faccio ridere, anche quando sei triste,proprio come il tuo ideale. Lo so che ho un cattivo odore, ma è per lo sport appena terminato.Di solito uso il profumo e qui aggiungo la marca preferita, di colei di cui leggo il pensiero.Chi potrebbe resistermi???
Prompt di scrittura giornalieriSe potessi essere il personaggio di un libro o di un film, chi saresti? Perché? -
54-Sulla autostrada da Napoli a Grosseto in diretta
Ho fatto sosta notturna subito dopo Napoli.All’autogrill sto ricaricando le batterie per il van e le mie,dopo giorni altrettanto intensi nella metropoli di Napoli per questioni personali e di lavoro.Mi sono semplicemente appagato della visione di una Napoli ai miei piedi dall’Eremo dei Camaldoli.Ho intenzione di fare varie tappe tra Gaeta e Lido di Ostia,prima di raggiungere Grosseto.Mi aspetta mia sorella con tutto il parentado ed avendo compreso la situazione non mi ha chiesto nessun orario di arrivo.Chiosa finale: usufruisco di corrente, doccia, servizi igienici,forse migliori di casa , a scrocco.Prenderò per lo meno un biglietto della lotteria.Ho già fatto colazione nel van.
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53-Un GRAZIE particolare ad un destinatario particolare
Questa elucubrazione notturna è’ un pensiero per la ritirata o così detto gabinetto o toilette o w.c. o latrina. Anni fa lessi della risposta alla domanda , posta ad un Nobel per la matematica o fisica, cui chiedevano quale fosse stata la maggiore soddisfazione, sperimentata nella sua vita. E lui rispose da “Nobel”, uomo intelligente, che ha capito tutto : il fatto di andare in bagno, alla bisogna e di non avere nessun problema a riguardo. Tra il molto serio e il faceto, mi sovvengono ricordi di persone care, costrette al letto ed ai pannoloni, che infermiere, per quanto scrupolose e anche appassionate della professione, erano costrette a cambiare con atteggiamento non certo, di gradimento, che traspariva comunque, nonostante provassero a nasconderlo. L’allettato un così detto ex “Don Giovanni”, ex gradito alle donne, come doveva sentirsi? Avrebbe mai avuto il coraggio, da esperto quale era, di tentare la battuta con l’infermiera carina , che lo stava cambiando? Oppure il collega, che si pisciava addosso ed era argomento di conversazione tra colleghi e soprattutto bidelli, che dovevano provvedere. Non aveva una bella scelta: la commiserazione o lo scherno. Le latrine degli antichi Romani erano in comune e da quanto ho letto, si lasciavano andare a lunghe conversazioni di politica, donne, sport e quant’altro. Anni fa pubblicai su Face Book un mio water, abbellito da una corona regale, come pagina principale del profilo. Lo eliminai appena avuto sentore della rapida pubblicità conseguente, con domande incuriosite a riguardo. Ancora anni fa un amico Inglese, dalla porta socchiusa del bagno, seduto sul w.c. mi chiese se credevo in Dio. All’ ispirato forse dalla posizione ma soprattutto dalla soddisfazione risposi che quello non mi sembrava né il momento né il luogo adatto. Ma chi aveva ragione? Questo post è dedicato al mio w.c. personale e personalizzato con una corona regale ed anche una regina, che funge da assistente amorevole ed anche entusiasta, e non da infermiera, costretta alle sue mansioni. I miei parenti lo sanno. Dovessi un giorno essere detronizzato, condannatemi a morte, come spetta ad un re, degno del nome. Il mio Pater Noster mattutino consiste sempre nell’orinare. La preghiera è muta , inconscia con parole a me sconosciute.E’ l’equivalente di “Grazie, Padre Eterno o Chiunque tu sei, se esisti, per permettermi di affrontare un altro giorno, libero già da questa zavorra impellente.” Fossi bravo come il Leopardi dedicherei una ode alla ritirata con un “Sempre caro mi fu questo cesso, che tanta parte dell’orizzonte, esclude.” Ma non esistono componimenti a riguardo o la mia è semplice ignoranza e mi piacerebbe, per una volta, essere primo in qualcosa e dedicargliene uno. Penso che se lo merita, non fosse altro per il ricordo della nostalgia struggente, da lui provocata, quando nella città affollata il bisogno diventa impellente o quando, il mammifero selvaggio dentro di me, si lascia andare nel pieno del bosco o nel mare senza confini ed in quel caso la mia segreta e sterminata ritirata diventa semplicemente poesia, cui bisogna dedicare qualche verso.
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52-La vita come una scacchiera
La vita come una scacchiera
Sono mesi che mi confronto con il computer, alla ricerca della mossa migliore sulla scacchiera virtuale dello schermo. Ho raggiunto un certo livello, diciamo sufficiente, ma sono incapace di migliorarlo. La media è sempre la stessa come le mie potenzialità naturali. Sono contento, quando vado appena oltre, per sentirmi poi deluso, quando subito dopo retrocedo. La sfida tra le capacità della mia mente e quelle del computer mi appaga e mi rasserena. Come la matematica, con i suoi risultati indiscutibili, è esente da interminabili discussioni, che si tengono in altri campi, il computer con la sua di soluzione mi zittisce all’istante. Incuriosito metto alla prova quanto da me escogitato, male, e quanto, invece, da lui eseguito ed è sempre una ulteriore, piccola esperienza che mi arricchisce. Ha sempre ragione lui. Si chiude il gioco, termina la sfida virtuale con la vittoria indiscussa del migliore: il computer e ricomincia quella con la vita di ogni giorno, ma non è per niente la stessa cosa. Chi ha ragione nel talk show di turno alla TV? Italo Bocchino del Centro destra o Luigi Bersani? Sembra più una questione di dialettica migliore, ma solo per Partito preso, mirata a venderti il ghiacciolo anche se abiti in Siberia, più che a fare gli interessi della comunità. Confuso, scelgo a naso, per simpatia ma più per indolenza che convinzione e mi ricordo delle sfide a scacchi, in cui solo rarissime volte ci indovino se seguo l’istinto o la simpatia. Per caso non è che forse bisogna fare comunella gli uni con gli altri e non è possibile la divisione manicheistica tra buoni e cattivi, tutti da una parte o dall’altra. E’ puerile e non porta da nessuna parte. Invidio, ma non ammiro la sicurezza e certezza di tanti personaggi quanto espongono le loro tesi,” al di là di ogni ragionevole dubbio”. Invece, in me il dubbio regna sovrano e sparisce solo al confronto con la scacchiera.Nella vita di ogni giorno non ho chi mi suggerisce la mossa migliore e forse neppure mi piacerebbe averlo.Detesto la perfezione.
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51- Un vaffa!A cosa?
Questo è il marchio di una birra, in lattina rossa, che ho notato per caso all’ EATALY di Trieste E’ un locale a due piani, in cui ci sono disponibili ristoranti e reparti, dediti alla vendita di specialità gastronomiche di tutta Italia. Il gesto non mi è mai piaciuto, anche perché non mi risulta Italiano e lo trovo molto volgare. Neppure, l’ho mai usato per esprimere il mio disappunto a qualcuno. Ma l’ho copiato lungo il recinto del giardino di casa, perché mi ha ispirato l’insieme. E’ il segno della nostra impotenza,espressa da parole o segni scaramantici, come le corna, del tutto inutili ed ininfluenti o della speranza che ci sono altri simili a noi?La risposta è ovvia.Accetto suggerimenti per altri destinatari.
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50 -PRIMAVERA
Dovessi scegliere il mio giorno preferito di tutto un anno, sceglierei senz’altro quello ufficiale dell’inizio della Primavera. Qualcuno se ne accorge a stento, strapreso da impegni di lavoro. Pochi lo festeggiano e passa inosservato. Forse per questo mi diventa più intimo , personalizzato e segreto. C’è insita la promessa di un tempo migliore che permette nuovi amori e vita rinnovata, insieme alla speranza del meglio, anche se l’esperienza ti ricorda che non mancheranno altre giornate di freddo o gelo , del tutto inattese. Non fa niente. E’, comunque, Primavera. Non ha bisogno di poesie o elaborate composizioni scritte. Ad una sensazione muta, non puoi dare nessuna voce.
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49-A proposito di violenza femminile
Un mio murale, sbiadito dal tempo, ricavato da una “Settimana Enigmistica”.
La moglie si confida al telefono. “Ma dai mamma!Ora non me ne viene in mente nessuno, ma qualche pregio ce l’ha!!”
Il marito distoglie lo sguardo dal giornale, per aver ascoltato senza volerlo.Non interviene, rassegnato e pacifico.
Eh! Si: C’è anche la violenza femminile, molto più sofisticata e subdola.